Mezz’ombra è un singolo dai ritmi incalzanti e dal sapore di rinascita, per uscire dal silenzio, dalla mezz’ombra, dall’assenza di musica “senza la quale la vita sarebbe un errore”.

Gli Aymara nascono il 5 ottobre 2017, il giorno in cui per la prima volta Eddy (Alberto Marcon, voce e chitarra), Ringhio (Alessandro Bosio, batteria) e Cresta (Riccardo Alghisi, basso) si trovano in saletta per iniziare a lavorare sui pezzi. Fin da subito è chiaro che il feeling è quello giusto e che il progetto crescerà a dismisura. È del batterista, Ringhio, l’idea di chiamare Eddy e in seguito Cresta (con il quale suona da più di vent’anni nei Totale Apatia, nati nel 1997), per creare qualcosa di nuovo. La voce di Eddy infatti, la “adocchia” dieci anni prima (nei Cronofobia) e nel momento giusto, scatta l’idea di creare un gruppo che si rivelerà essere un progetto sonoro di rock alternativo che porta la musica degli anni settanta nei suoni degli anni novanta, influenzato però da miriadi di sfumature dal grunge al rock puro sino al più contaminato. Scelgono di dare il nome Aymara al progetto in virtù del significato universale del linguaggio della musica e di tutte le varianti e l’emozionalità che ne possono scaturire. L’8 febbraio 2020 esce il loro primo album (“Aymara”), anticipato dal singolo e videoclip de “Il demonio è arrivato primo”, un brano decisamente forte sia musicalmente che per la tematica scelta. Durante la pandemia si tengono attivi in modi alternativi e nel 2021 vincono il Premio Compilation di Rock Targato Italia (disponibile su tutti gli stores online). 

"Mezz'ombra"

Non sai come dare un senso al tempo che è trascorso

e nominerai il nome di quel dio di cui non hai rimpianto

Mezz’ombra riusciremo a fare
con gli occhi chiusi non fa male 
No, non è semplice dire spesso addio
Le convinzioni in testa e non seguir la massa
Complice un’energia che hai dentro
Un’alchimia l’incanto
Mezz’ombra riusciremo a fare
con gli occhi chiusi non fa male
Mezz’ombra e mezzo uomo resta
che abbraccia forte la tempesta
Tu mi prenderai nutrendoti da dentro
Tu non sarai mai sazio, ne vorrai sempre un pezzo
Fragile come lo scoglio infranto
Acida pioggia ho pianto