“Evo” è il nuovo album della band Audiospettro, uscito per l’etichetta Latlantide ed è il riassunto di 7 anni di lavoro del gruppo, un disco che racchiude moltissimi momenti di sperimentazione e dove non si pongono limiti alla creatività.
Sono presenti molte influenze di musica elettronica e alcuni episodi interamente strumentali che vedono un passo in avanti nella costruzione del sound della band, specie per questo capitolo discografico.
Le nuove influenze si possono subito sentire nell’intro strumentale “Evo” che dà il nome all’album, ottima opener che fa da antipasto perfetto per “Respirandoci” brano dove rock ed elettronica di fondono e ci regalano un pezzo molto energico. Stessa formula per “Nadyr” e “Chiaramente” dove il synth la fa da padrone. “Showbiz” è una canzone che strizza l’occhio all’hip hop e pur mantenendo un buon livello di energia, abbassa un po’ i ritmi prima di riprendere a pieno regime con “Tutto bene” (uno dei 3 brani che insieme a “Occhi” e “come ti va” trattano il tema dell’isolamento forzato subito dagli adolescenti durante la pandemia). “Call me baby” è un intro di pochi secondi che ci presenta la già citata “Occhi”, canzone “anthem”, un vero e proprio inno pieno di potenza. “DJ” abbassa un po’ il tiro ma rimane un brano molto piacevole dove possiamo ancora una volta apprezzare tutta l’influenza della musica elettronica della band fino ad arrivare a “Musikavecchia”, qui ci troviamo di fronte ad una strumentale molto evocativa con una bella esplosione sul finale. Siamo quasi alle ultime tracce quando ci imbattiamo in “Crisalide”, pezzo tipicamente pop elettronico che tiene altissimo e soprattutto eterogeneo il sound dell’album, subito dopo arriva “Come ti va” dove si respira un po’ di più e il sound elettronico lascia spazio a qualche sprazzo di synthwave. “Vibra in vgp5f” è un altro pezzo strumentale molto interessante che fa da apripista per la ballad “Una parte”, collaborazione che vede la presenza di Giuseppe Scarpato (chitarrista e produttore di Edoardo Bennato) che riesce a dare un tocco speciale ad un brano già molto valido di suo. “Super Mario Slot” ci porta direttamente in discoteca prima di chiudere con la seconda versione di “Showbiz”.
16 brani per gli Audiospettro e questo nuovo “Evo”, una cosa molto insolita nel nostro panorama discografico ma non per questo negativa. Infatti l’album risulta davvero molto piacevole non solo agli amanti del elettronico ma anche a chi non è propriamente avvezzo a queste sonorità. Anche i brani strumentali trovano il loro giusto spazio e senso in un album che non annoia mai e risulta vincente per scelta di arrangiamenti e melodie. Molte influenze, ma nessuna confusione, “Evo” è un disco pieno, ben suonato, ben prodotto e che merita sicuramente più ascolti.